Dott. Antonio Bianco

Quando interrompere il test da sforzo?
La visita medico sportiva rappresenta uno strumento di screening di massa della popolazione sportiva, oggi sempre più varia ed eterogenea, comprendendo soggetti dagli 8 ai 70 anni.
Essa permette l'identificazione, nella popolazione sportiva giovanile, di cardiopatie congenite e/o genetiche asintomatiche, rimaste misconosciute e in quella adulta di patologie metaboliche e cardiovascolari (ipertensione, cardiopatia ischemica).
La valutazione cardiologica nell'ambito della visita medico sportiva prevede, oltre all'anamnesi e all'esame obiettivo, l'esecuzione di un elettrocardiogramma (ecg) a riposo e di un test da sforzo (step-test, treadmill, cicloergometro e ergometro a braccio).
Il test da sforzo, in particolare, nella popolazione sportiva è utile sia per la diagnosi di patologie cardiache (cardiopatia ischemica, aritmie, ipertensione) che per la valutazione funzionale dell'atleta.
Le indicazioni all'interruzione della prova da sforzo sono rappresentate da: comparsa di sintomatologia cardiovascolare, anomalie elettrocardiografiche, raggiungimento della frequenza cardiaca massimale calcolata in rapporto all'età (cioè 85%), esaurimento muscolare (misurato con la scala di Borg).
Lo scopo del dottorato sarà valutare la correlazione tra la comparsa di eventuali sintomi cardiovascolari e/o anomalie elettrocardiografiche e i restanti comuni indicatori di interruzione del test da sforzo in una popolazione eterogenea di sportivi afferenti al centro di medicina dello sport e dell'esercizio fisico dell'università del Molise. Nei pazienti che svilupperanno anomalie elettrocardiografiche lo studio verrà, inoltre, integrato con la valutazione di parametri biochimici per valutare eventuali correlazioni tra anomalie elettrocardiografiche e molecolari.