In ambito biosanitario, per traslabilità si intende la capacità di orientare le conoscenze innovative generate dalla ricerca preclinica verso la loro applicabilità clinica, al fine di offrire al professionista sanitario ed al paziente avanzati e precisi strumenti diagnostici, prognostici, e terapeutici. In tale complesso percorso dal banco di laboratorio al letto del paziente, giocano un ruolo determinante la disponibilità di sofisticate risorse strumentali d’indagine, di adeguati modelli molecolari, cellulari ed animali di malattia, di spazi ove condurre l’investigazione clinica, e soprattutto di un ambiente culturale dinamico e multidisciplinare in cui applicazioni innovative possono essere immaginate, validate e testate, a prescindere dal relativo e specifico campo di interesse dei singoli ricercatori.
Il corso di dottorato proposto intende formare nuovi profili ad alta professionalità in campo biomedico in grado di avvalersi delle tecnologie avanzate di ricerca, e che siano sensibili alle potenzialità di ritorno clinico-assistenziale dei risultati delle ricerche di base. Particolare attenzione verrà posta a sviluppare linee investigative di potenziale applicabilità industriale, al fine di promuovere una cultura imprenditoriale attenta agli sviluppi commerciali dei prodotti della ricerca.
La durata del corso di Dottorato di Ricerca è di norma di 3 anni ed il programma formativo, didattico-scientifico è strutturato in attività didattica; attività di studio e ricerca; attività di redazione elaborati.
Fanno parte dell’attività didattica:
cicli seminariali interdisciplinari e trasversali inerenti alle seguenti attività: Linguistica, Informatica, Gestione della Ricerca, Valutazione della Ricerca;
cicli seminariali stabiliti dal Collegio di Dottorato;
partecipazione a corsi universitari o a moduli didattici attivati presso Università ed approvati dal Collegio dei Docenti.
Parte dell’attività didattica può anche essere costituita da training da svolgersi prevalentemente all’interno dei Laboratori o dei gruppi di ricerca costituiti all’interno del Dipartimenti o in altre strutture di ricerca anche estere.
Fanno parte dell’attività di Studio e Ricerca:
partecipazione a seminari e workshop;
studio di libri e articoli scientifici;
sviluppo di ricerche originali;
tirocini in strutture di ricerca;
soggiorno di Ricerca all’estero per un periodo medio di 6 mesi.
I tirocini in strutture di ricerca saranno finalizzati all’acquisizione di Metodi e Strumenti avanzati da utilizzare in attività di ricerca, compreso l’uso di strumentazione avanzata e di calcolo.
Fanno parte dell’attività di redazione di elaborati:
la comunicazione orale a convegni e seminari;
le pubblicazioni in extenso su riviste scientifiche peer reviewed;
la stesura dell’elaborato finale.
All’inizio del percorso di studi, il Collegio dei Docenti assegna a ciascun Dottorando un Tutor, scelto tra i membri del Collegio, che dovrà seguirne le attività di ricerca e formative. È possibile, in caso di specifiche esigente di formazione e di ricerca, individuare un Tutor esterno al Collegio che contribuisca alla formazione del Dottorando, limitatamente alla collaborazione nello svolgimento delle attività di ricerca previste nel percorso dottorale.
I dottorandi svolgeranno, nell'ambito del proprio piano formativo, attività volte all'accertamento sia dei risultati delle ricerche effettuate sia delle loro capacità espositive secondo le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti.
Alla fine di ogni anno di corso, per il passaggio all’anno successivo, il dottorando è tenuto a presentare l’attività di ricerca svolta ed i relativi risultati conseguiti.
Comunicazioni orali a seminari e congressi e ad altre iniziative scientifiche, unitamente alle eventuali pubblicazioni prodotte, sono ulteriori prodotti valutabili e rappresentano prodotti attesi dall’attività di ricerca dei dottorandi.
La strategia e la valorizzazione dell’internazionalizzazione del Corso di Dottorato è perseguita attraverso la possibilità di:
trascorrere, fuori dalla sede amministrativa del Dottorato o dalle sedi facenti parte del consorzio o convenzionate, un periodo di ricerca e di studio all’estero, in cui è previsto la frequenza di archivi, biblioteche, enti impegnati in attività di carattere scientifico, oltre che stage presso soggetti pubblici e privati, al fine di acquisire le competenze necessarie sia allo svolgimento del progetto di ricerca che al miglioramento della propria capacità espositiva dei risultati della ricerca effettuata;
attribuzione dell’etichetta Doctor Europeaus, che rappresenta una certificazione aggiuntiva al titolo di dottore di ricerca. Tale label è rilasciato dall’Ateneo a condizione che sussistano le quattro condizioni stabilite dalla Confederation of European Union Rectors’ Conference e accolte dall’European Universities Association (EUA):
la discussione della tesi finale deve essere effettuata previa presentazione di due giudizi positivi dei valutatori, nominati dal Collegio dei Docenti, appartenenti ad Istituzioni universitarie straniere di due diversi paesi dell’ Unione Europea;
nella Commissione per l’esame finale deve essere presente almeno un Componente proveniente da un’istituzione universitaria di un Paese europeo diverso dal Paese nel quale è iscritto il dottorando, non coincidente con i referee e con il supervisore;
la discussione deve essere sostenuta, almeno in parte, in una lingua diversa da quella ufficiale del Paese nel quale è iscritto il candidato;
la tesi di Dottorato deve essere in parte il risultato di un periodo di lavoro e di ricerca della durata di almeno tre mesi in un Paese dell’Unione Europea diverso dal Paese nel quale è iscritto il candidato, attestato da una dichiarazione formale del supervisore su carta intestata dell’università europea o del centro di ricerca europeo comprovante il lavoro svolto dal dottorando.
I Dottorandi che intendano richiedere il rilascio di tale label devono farne espressa richiesta almeno 12 mesi prima della presentazione della domanda di ammissione all’esame finale, ovvero all’atto dell’iscrizione al 3° anno.